I borghi più belli dell'Umbria
Immagina di percorrere una strada serpeggiante tra colline verdeggianti, con il profumo di terra e ulivi nell’aria e antichi campanili all’orizzonte. Benvenuto in Umbria, il cuore verde d’Italia, una terra di borghi medievali sospesi nel tempo, dove ogni pietra racconta una storia e ogni piatto locale regala un’emozione. Ho iniziato il mio viaggio proprio qui, tra vallate punteggiate di girasoli e campi di lenticchie in fiore a Castelluccio di Norcia, restando senza fiato davanti a uno spettacolo in cui la natura dipinge il paesaggio con tocchi di rosso, blu e giallo. In questo itinerario ti porto con me alla scoperta di 7 borghi umbri tra i più belli: piccole città murate e pittoreschi villaggi dove arte, cultura e tradizioni culinarie si intrecciano a ogni angolo. Preparati a scoprire cosa vedere in questi luoghi da fiaba, cosa mangiare di tipico – dai tartufi alle ricette contadine – e qualche curiosità che li rende unici. Zaino in spalla e appetito pronto: si parte per “viaggiare con la cucina” attraverso l’Umbria più autentica!
Assisi – Spiritualità e panorami senza tempo
Assisi non ha quasi bisogno di presentazioni: è la città di San Francesco, ma è anche un borgo incantevole adagiato sul Monte Subasio, con le suas case di pietra rosa che al tramonto si tingono d’oro. Passeggiando tra vicoli silenziosi e salite che profumano di antico, mi sono sentito avvolto da un’atmosfera di pace e bellezza mistica. Cosa vedere: la maestosa Basilica di San Francesco, patrimonio UNESCO affrescato da Giotto, lascia senza parole per la sua arte e spiritualità. Da non perdere anche la Piazza del Comune con il Tempio di Minerva romano, e la vista mozzafiato dalla Rocca Maggiore, la fortezza che domina il borgo e la valle umbra. Cosa mangiare: Assisi delizia il palato con piatti semplici e saporiti. Prova gli umbricelli al tartufo, una pasta fresca spessa condita con il pregiato tartufo nero umbro, o la rocciata di Assisi, un dolce arrotolato ripieno di frutta secca e spezie, simile a uno strudel locale. Nelle trattorie troverai anche piccione arrosto e gustose zuppe contadine. Il tutto da accompagnare con un calice di Assisi DOC, il vino locale. Prodotto consigliato: per esplorare al meglio questi luoghi sacri e artistici, ti suggerisco una guida di viaggio dell’Umbria (disponibile su Amazon) ricca di itinerari e racconti su Assisi e dintorni, così da coglierne ogni sfumatura storica e culturale.
📍 Cosa vedere ad Assisi
🍝 Cosa mangiare ad Assisi
Spello – Il borgo dei fiori e dell’arte
Spello appare come un quadro dai colori caldi, arroccato su una collina rivestita di uliveti. Entrando da un’antica porta romana come Porta Venere, ci si trova immersi in un dedalo di viuzze abbellite da balconi fioriti: qui ogni angolo profuma di gerani, rose e basilico, tanto che Spello è noto come il borgo dei fiori. Cosa vedere: basta passeggiare senza fretta per godersi l’atmosfera, ma meritano una visita la Chiesa di Santa Maria Maggiore con gli splendidi affreschi del Pinturicchio nella Cappella Baglioni, e la Villa dei Mosaici, testimonianza della Spello romana con pavimenti musivi policromi. Nel mese di giugno il paese si trasforma per le Infiorate del Corpus Domini, quando tappeti di petali colorati decorano le strade in disegni mozzafiato – una tradizione sentita che coinvolge tutti gli spellani. Cosa mangiare: a Spello la cucina è genuina e legata ai prodotti della terra. Da assaggiare la torta al testo, una focaccia cotta su pietra (chiamata “testo”) da farcire con prosciutto, erbe di campo o formaggi locali, magari condita con un filo di olio extravergine d’oliva di Spello, rinomato per la sua qualità. In estate rinfrescati con la panzanella umbra, pane raffermo con pomodori, olio e basilico, mentre in autunno non mancano mai funghi e tartufi nei menù. Il borgo è anche lungo la Strada del Sagrantino, quindi potrai degustare ottimi vini delle cantine vicine. Curiosità: Spello vanta un record floreale: oltre alle Infiorate, ogni anno vince premi per il concorso “Comuni fioriti” grazie all’impegno dei residenti nel adornare ogni scala e piazzetta con piante e fiori colorati. Prodotto consigliato: per portare a casa un po’ dei sapori umbri, ti consiglio un ricettario della cucina umbra (lo trovi su Amazon) con cui cimentarti nelle ricette tipiche – dalla torta al testo alle zuppe contadine – e rivivere l’esperienza di Spello attraverso i suoi profumi.
📍 Cosa vedere a Spello
🍝 Cosa mangiare a Spello
Gubbio – Medioevo vivo e tradizioni in festa
Gubbio si svela con il suo profilo medievale austero, ai piedi del Monte Ingino. Camminando sulle sue antiche pietre si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo: palazzi di calcare grigio, scale ripide e archi gotici si susseguono fino alla grande terrazza di Piazza Grande, cuore della città. Cosa vedere: affacciati su Piazza Grande per ammirare il panorama eugubino e visita il Palazzo dei Consoli, imponente edificio civico del ‘300 ora museo, da cui la vista abbraccia i tetti e le colline circostanti. Poco più in basso, i resti del Teatro Romano ricordano che anche gli antichi Romani amavano questo luogo.
Inoltre, secondo una leggenda qui San Francesco ammansì il lupo feroce di Gubbio – una storia di pace che ancora si racconta ai bambini. Cosa mangiare: la cucina eugubina è robusta, degna della tradizione montana. Protagonista è la crescia sul panaro, sorta di focaccia non lievitata cotta su un disco di ceramica o ghisa, da gustare calda farcita con salumi locali o con il friccò (spezzatino di pollo e coniglio al pomodoro). Da non perdere i piatti al tartufo – nero in inverno o bianco in autunno – come i crostini caldi spalmati di salsa tartufata. Ottimi anche i formaggi di pecora e il bero dell’Orso, un liquore locale alle erbe. Prodotto consigliato: per esplorare borghi come Gubbio serve calzare bene – suggerisco delle scarpe da trekking leggere e comode (disponibili su Amazon) ideali per le salite acciottolate e magari per un’escursione al Parco del Monte Cucco nei dintorni, alla scoperta dell’Umbria più selvaggia.
📍 Cosa vedere a Gubbio
🍝 Prodotti tipici di Gubbio
Norcia – Sapori intensi nel cuore dei Sibillini
Norcia è un piccolo gioiello incastonato tra i monti, noto per essere la patria dei sapori umbri più intensi e autentici. Varcata la porta della cittadina, si viene accolti dal profumo di salumi e formaggi che proviene dalle antiche norcinerie lungo le vie: impossibile resistere! Cosa vedere: la Piazza San Benedetto, con la statua del santo nato proprio qui nel 480 d.C., è il cuore di Norcia e punto di ritrovo locale. Sebbene i terremoti del 2016 abbiano ferito il borgo (la basilica di San Benedetto è in ricostruzione), Norcia mostra una grande forza di rinascita: passeggiando lungo le mura medievali intatte e tra le viuzze, scoprirai botteghe storiche e scorci suggestivi sul paesaggio appenninico. A pochi chilometri, l’altopiano di Castelluccio di Norcia regala scenari mozzafiato, soprattutto tra fine giugno e luglio durante la fioritura delle lenticchie, quando la piana si trasforma in un mosaico di colori naturali. Cosa mangiare: Norcia è un paradiso gastronomico. Il protagonista assoluto è il tartufo nero pregiato di Norcia, che aromatizza paste, risotti e frittate. Famosi sono anche i salumi – dal prosciutto IGP di Norcia al salame al tartufo – e le lenticchie di Castelluccio IGP, piccole e saporite, spesso servite in zuppa con un filo d’olio nuovo. Un primo piatto tipico da provare sono gli strangozzi alla norcina, pasta con salsa di salsiccia, panna e tartufo. Nei forni troverai anche il pane di Norcia e il ciambellone al mosto. Curiosità: l’arte della lavorazione della carne suina qui è così antica che il termine “norcino” (da Norcia) è diventato sinonimo di esperto salumiere in tutta Italia. Prodotto consigliato: per gustare a casa i sapori unici di Norcia, suggerisco un affetta tartufi in acciaio inox, lo strumento ideale (acquistabile su Amazon) per affettare finemente il tartufo nero e impreziosire i tuoi piatti proprio come in Umbria.
📍 Cosa vedere a Norcia
🍝 Specialità di Norcia
Montefalco – Vino d’autore e viste sulla valle
Adagiato su una collina circondata da vigneti, Montefalco domina la valle umbra con una vista a 360 gradi che gli è valsa il soprannome di ringhiera dell’Umbria. Arrivando in questo borgo, sono stato accolto dal silenzio delle sue mura possenti e dal profilo dei campanili che spuntavano tra i tetti. Cosa vedere: perdersi nei vicoli è un piacere, ma assicurati di visitare il Museo di San Francesco, ricavato nell’omonima chiesa gotica, dove splendidi affreschi di Benozzo Gozzoli narrano le storie di San Francesco e scene bibliche in vividi colori rinascimentali. Poi raggiungi il belvedere di Porta della Rocca: nelle giornate limpide lo sguardo spazia fino a Perugia, Spoleto e ai monti lontani. Curiosità: la tradizione dice che l’imperatore Federico II, ammirando i tanti falchi che volavano su queste colline, decise di cambiare il nome del paese (all’epoca Coccorone) in Montefalco. Oggi un falco è raffigurato anche nello stemma cittadino. Cosa mangiare: Montefalco è la terra del vino Sagrantino, uno dei vini rossi più pregiati d’Italia, intenso e tannico. Nelle enoteche puoi degustarlo insieme al Montefalco Rosso (un blend di Sagrantino e Sangiovese) accompagnandoli a salumi, pecorini locali e alla torta al formaggio umbra. Tra i piatti, da provare la palomba alla ghiotta, antico piatto di colombaccio in salmì tipico di queste colline, oppure la pasta al Sagrantino, condita con salsa al vino e spezie. Ogni boccone qui racconta la forte unione tra territorio e cucina. Prodotto consigliato: per apprezzare al meglio un vino importante come il Sagrantino, consiglio un decanter per vino in cristallo (lo trovi su Amazon) che aiuta ad ossigenare il rosso e sprigionarne tutti i profumi durante le tue degustazioni casalinghe.
📍 Cosa vedere a Montefalco
🍝 Piatti tipici di Montefalco
Trevi – Borgo dell’olio e del sedano nero
Arroccata su un colle tappezzato di ulivi argentei, Trevi si distingue già in lontananza per la sua silhouette circolare di case bianche e pietra. Salendo verso il centro storico, si attraversano terrazze naturali dalle quali si gode una vista impareggiabile sugli uliveti e sulla Valle Umbra. Cosa vedere: passeggia lungo le mura medievali fino a raggiungere la Piazza Mazzini, cuore del borgo, e visita il Museo della Civiltà dell’Ulivo per scoprire perché Trevi è definita “capitale dell’olio”. Poco fuori dal centro, la Chiesa della Madonna delle Lacrime custodisce un affresco del Perugino, ulteriore testimonianza del ricco patrimonio artistico locale. Cosa mangiare: qui l’olio extravergine d’oliva è il re della tavola. Prova la semplice bontà di una bruschetta con pane sciapo (senza sale) tostato e olio nuovo di frantoio – sembra poco, ma con un olio DOP Umbria così fruttato e piccante al punto giusto, diventa un’esperienza memorabile. Trevi è famosa anche per il suo sedano nero, varietà locale dal gusto intenso, che in ottobre viene celebrato in una sagra dove gustarlo ripieno o in saporiti intingoli con la salsiccia. Nei ristoranti troverai spesso anche la stracciata (mozzarella freschissima sfilacciata) condita all’olio e il cicotto, specialità di carne suina cotta a lungo con spezie. Curiosità: ogni anno in autunno si tiene a Trevi la festa dell’olio nuovo, “Festivol”, durante la quale i frantoi aprono le porte e il borgo si anima di degustazioni, musica folcloristica e mercatini contadini – un’occasione perfetta per assaporare l’Umbria più genuina. Prodotto consigliato: per gustare anche a casa i sapori di Trevi, perché non provare un olio extravergine d’oliva Umbro DOP? Su Amazon si trovano confezioni di ottimo olio umbro – qualche goccia su una bruschetta o un’insalata ti riporterà subito con la mente alle colline di Trevi.
📍 Cosa vedere a Trevi
🍝 Prodotti tipici di Trevi
Orvieto – Città sospesa tra cielo e tufo
A confine tra Umbria e Lazio, Orvieto svetta su una rupe di tufo, con il suo profilo elegante dominato dalla facciata del Duomo che scintilla sotto il sole. Arrivando, si lascia l’auto ai piedi della rupe e si sale in cima (anche con una comoda funicolare) entrando in un borgo che sembra sospeso nel tempo e nello spazio. Cosa vedere: il capolavoro assoluto è la Cattedrale di Orvieto, uno dei massimi esempi di gotico italiano, con la facciata ricoperta di mosaici e un rosone magnifico. Al suo interno ti lasceranno a bocca aperta gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio, visioni del Giudizio Universale straordinariamente vivide. Scopri poi il misterioso Pozzo di San Patrizio, un pozzo profondo 54 metri con una doppia scala elicoidale unica, costruito nel 1500 per garantire acqua alla città in caso di assedio – scendervi è un’esperienza affascinante. Infine, esplora Orvieto Underground: un tour guidato tra le grotte e cunicoli scavati nel tufo sotto la città, usati dagli etruschi millenni fa e nel Medioevo come cantine e colombaie. Cosa mangiare: la posizione di Orvieto, tra colline e il lago di Bolsena non lontano, offre materie prime eccellenti. Da provare la palombaccia orvietana, selvaggina di piccione cotta in umido e servita con una salsa ricca di aromi e fegatini, oppure gli umbrichelli al tartufo, robusti spaghetti fatti a mano simili agli umbricelli assisani. Come street food, cerca le lumachelle orvietane, gustosi panini rotondi con pecorino e pancetta nell’impasto. Il tutto va accompagnato con il celebre Orvieto Classico, vino bianco DOC storico (lo apprezzavano già gli Etruschi!) dalle note fruttate: sorseggiarlo in una cantina scavata nel tufo è un piacere unico. Curiosità: Orvieto fu rifugio di papi nel Medioevo – il Pozzo di San Patrizio fu voluto da Papa Clemente VII proprio per assicurare acqua alla corte pontificia durante il suo soggiorno. Si dice inoltre che l’espressione “Pozzo di San Patrizio” sia entrata nel linguaggio comune italiano per indicare una riserva senza fondo, inesauribile, proprio per via di questo capolavoro di ingegneria. Prodotto consigliato: per brindare al termine di questo viaggio umbro, concediti una bottiglia di Orvieto Classico (acquistabile su Amazon): con i suoi profumi di frutta matura e fiori, sarà come versare nei calici un raggio di sole di Orvieto.
📍 Cosa vedere a Orvieto
🍝 Cucina tipica orvietana
Conclusione
Dal silenzio mistico di Assisi alle vie profumate di Spello, dalle antiche tradizioni di Gubbio ai sapori forti di Norcia, ogni borgo umbro che ho visitato mi ha regalato emozioni indelebili. Queste piccole gemme medievali, incastonate tra colline e valli, custodiscono un patrimonio di arte, storia e gastronomia che incanta i sensi. Viaggiare in Umbria attraverso i suoi borghi significa fare un tuffo nella bellezza nascosta dell’Italia centrale: significa assaporare un territorio genuino, dove l’olio sa di frantoio e il vino racconta di vendemmie secolari; significa ammirare affreschi, pietre millenarie e panorami che tolgono il fiato, scoprendo allo stesso tempo tradizioni ancora vive, feste popolari e leggende tramandate da generazioni. Spero che questo racconto ti abbia ispirato a intraprendere a tua volta un viaggio tra i sapori e i colori dell’Umbria meno conosciuta ma più autentica. Prepara le valigie – e l’appetito! – e lasciati conquistare dai borghi più belli dell’Umbria, dove ogni angolo è una scoperta e ogni tavola un benvenuto.
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