Focaccia genovese: un morso di Liguria tra storia, croccantezza e tradizione
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Quella volta che mi persi... per una focaccia
Era il mio primo viaggio da solo in Liguria. Avevo una cartina spiegazzata in tasca, lo zaino troppo pesante per un weekend e una missione: trovare la vera focaccia genovese. Nulla di preconfezionato, nessun bar anonimo da stazione. Cercavo l’odore del forno, il sapore dell’olio d’oliva e quel croccante quasi caramellato che ti rimane in bocca e ti fa chiudere gli occhi. Mi dissero che in Via San Vincenzo c’era “quella buona”. Mi ci vollero quaranta minuti, due salite sbagliate e un’anziana signora con la spesa in mano a salvarmi. Ma quando addentai quella fetta ancora calda, seppi di essere arrivato.
Un simbolo della Liguria che profuma di storia
La fugassa (in dialetto genovese) non è solo un cibo da forno: è un rito, una colazione, uno spuntino, un amore eterno per chi la scopre. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando i fornai usavano l’impasto avanzato del pane per fare una focaccia da consumare subito, condita con olio e sale. Nel tempo è diventata la colonna portante dello street food ligure e oggi viene gustata in mille varianti — ma quella originale, la vera regina, resta la focaccia genovese.
Le caratteristiche della focaccia genovese autentica
Chi pensa che sia solo "pane un po' più unto" sbaglia di grosso. Ecco i tratti distintivi della focaccia genovese:
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Spessore contenuto (tra 1 e 2 cm)
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Superficie dorata con buchi regolari (i classici “buchi” fatti con le dita)
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Olio extravergine d’oliva in abbondanza
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Sale grosso in superficie
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Cottura su teglie di ferro, mai carta forno
Il risultato? Un mix perfetto di croccantezza esterna e morbidezza interna, con quel sapore inconfondibile che solo l’olio buono sa dare.
Leggi anche: I piatti tipici della Liguria.
Una curiosità... religiosa!
Nel Cinquecento, la focaccia era così diffusa che veniva consumata anche durante i matrimoni… e perfino nelle chiese! A un certo punto, però, l’arcivescovo Matteo Gambaro la proibì durante le funzioni religiose, minacciando scomunica a chi la portasse in chiesa. Una vera e propria "focaccia eretica"!
Le varianti da non perdere
Anche se l’originale resta la più amata, esistono varianti locali e moderne che vale la pena assaggiare:
Focaccia con cipolle
Diffusa nella zona del ponente ligure, viene arricchita con cipolle bianche o dorate, cotte lentamente fino a diventare dolci.
Focaccia al formaggio
Soprattutto a Recco, dove è quasi un altro prodotto DOP: sottile, ripiena di stracchino, e da mangiare bollente.
Focaccia dolce
In alcune panetterie si trova anche con zucchero in superficie, per un effetto quasi caramellato.
Box consigli – Come gustarla al meglio
🫓 Colazione genovese: Provala con un cappuccino! Sembra strano, ma a Genova è la norma.
🍷 Aperitivo alternativo: Accompagnala con un bicchiere di Vermentino ligure o un Pigato.
🍅 In viaggio: Porta con te un contenitore ermetico in vetro per evitare che diventi gommosa nello zaino.
🔥 Riscaldarla bene: Se la compri la sera prima, scaldala in forno statico a 180°C per 5-6 minuti.
🧂 Attenzione al sale: Se sei a dieta iposodica, chiedi la versione “poco salata” (esiste in alcune panetterie).
🎒 Ti serve una teglia professionale? Puoi trovarne una simile a quelle da panificio su Amazon – resistente, in ferro blu, perfetta per la fugassa fatta in casa.
Leggi anche: Alla scoperta della Liguria.
Dove mangiarla: forni storici e tappe imperdibili
Se stai progettando un viaggio gastronomico a Genova o sulla costa ligure, queste tappe sono obbligatorie:
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Panificio Mario (Via San Vincenzo, Genova)
Croccante, unta al punto giusto, servita ancora calda. -
Focacceria Manuelina (Recco)
Per chi vuole scoprire la focaccia al formaggio più celebre d’Italia. -
Forno di Albaro (Via Albaro, Genova)
Elegante, moderna, ma con rispetto della tradizione. -
Antico Forno della Casana (vicoli del centro storico)
Una gemma nei caruggi, da provare anche con cipolle o olive.
Come farla in casa: ricetta autentica
Ingredienti
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500 g di farina 00
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10 g di sale
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25 g di lievito di birra fresco (o 7 g secco)
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300 ml di acqua tiepida
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50 ml di olio extravergine d’oliva
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Sale grosso q.b.
Preparazione
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Impasto
Sciogli il lievito nell’acqua, aggiungi alla farina con il sale. Lavora fino a ottenere un impasto liscio. -
Prima lievitazione
Copri con un canovaccio e lascia riposare per almeno 1 ora. -
Stesura
Ungi abbondantemente una teglia in ferro e stendi l’impasto. Lascialo rilievitare altri 30 minuti. -
"Pizzicatura" e condimento
Fai i buchi con le dita e versa una salamoia di acqua e olio (in proporzione 1:1). Aggiungi sale grosso. -
Cottura
In forno statico preriscaldato a 230°C per circa 15-20 minuti, finché dorata.
Domanda a te che leggi
Hai mai assaggiato la focaccia genovese direttamente sul posto, magari in riva al mare o camminando nei caruggi di Genova? Oppure l’hai mai provata a fare a casa tua? Raccontacelo nei commenti!
Il segreto della cottura perfetta? La teglia giusta
Chi ha provato a fare la focaccia genovese in casa sa che l’impasto è solo metà dell’opera. L’altro segreto — spesso sottovalutato — è la teglia in cui la cuoci. Quelle classiche antiaderenti tendono a bruciare il fondo o a lasciarlo troppo morbido, mentre la vera fugassa richiede una cottura decisa ma uniforme. Se vuoi un risultato simile a quello delle panetterie liguri, ti consigliamo questa teglia in ferro blu professionale disponibile su Amazon: trattiene il calore come i forni di una volta e ti regala una focaccia con la crosticina croccante e l’interno soffice. È un alleato irrinunciabile per ogni amante della cucina tradizionale italiana.
Link utile per approfondire
Se vuoi conoscere tutti i segreti della focaccia genovese, ti consigliamo di leggere questo approfondimento dell’Accademia Italiana della Cucina:
👉 accademiaitalianadellacucina.it – Focaccia genovese: un patrimonio da tutelare
Conclusione
La focaccia genovese è molto più di uno spuntino: è un legame con la terra ligure, una finestra sulla semplicità che diventa eccellenza. Che tu la scopra tra i vicoli di Genova o la prepari nella tua cucina, ti regalerà sempre un momento di felicità croccante e salata.
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